Orboredu

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Seui - Orboredu: "Nuraghe S'Ollasta Entosu" (foto di Giuseppe Deplano, giornalista - copyright © 1996 - riproduzione riservata)

lunedì 28 novembre 2011

Orboredu di Seui: ambiente, storia e archeologia


Isola amministrativa del Comune di Seui, Orboredu è un’area estesa per circa 8,3 chilometri quadrati, localizzata ai confini dei Comuni di Esterzili, Escalaplano, Perdas de’ Fogu e Ulassai.
Posto in posizione dominante (si raggiungono i 724 metri sul livello del mare), il territorio è costituito prevalentemente da un altipiano, il resto si presenta piuttosto scosceso.
L’area si presenta per la maggior parte ricoperta di bassa macchia mediterranea. Fanno eccezione la zona di “Funtana Manna” e le parti settentrionali scoscese, dove oltre ad una vegetazione costituita da alta macchia, troviamo anche numerosi alberi. Radi alberi sono distribuiti in varie zone, tra cui alcune querce d’alto fusto offrono la loro piacevole ombra a Monte Sa Colla.
Secondo diverse testimonianze l’area sino ai primi anni del secolo scorso era quasi integralmente ricoperta di boschi. La distruttiva attività di disboscamento selvaggio svolta dei carbonai e successivi incendi hanno impoverito questo piccolo gioiello ambientale.

Archeologia
A rendere ancor più interessante questo territorio è la sua ricchezza storico archeologica, rappresentata da due nuraghi (“S’Ollasta Entosu” e “Monte Sa Colla”), cinque tombe dei giganti (“S’Ollasta Entosu”, tre a “Sa Perda Rubia” ed uno al centro dell’altipiano) e cinque insediamenti d’età pre-nuragica, nuragica, punico-romana (“Margiani Biancu”, “S’Ollasta Entosu”, “Funtana Manna”, “Sa Perda Rubia” e al centro dell’altipiano).

Info
È facilmente raggiungibile in auto, percorrendo la Strada Provinciale, che partendo dal bivio della presso la stazione ferroviaria di Esterzili, sulla Strada Statale 198, collega l’abitato di questo centro a Escalaplano. A circa metà strada, all’altezza di una cava, si imbocca una strada asfaltata che conduce alla Diga sul Rio Flumineddu, localizzata sul suo confine orientale. (Giuseppe Deplano – copyright © 2011 – riproduzione riservata)